L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è un ente pubblico di ricerca. L’ISPRA è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e svolge funzioni tecniche e scientifiche, sia a supporto del Ministero sia in via diretta, tramite attività di monitoraggio, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell’informazione ambientale.

L’ISPRA è inoltre l’ente di indirizzo e di coordinamento delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e coopera con istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali operanti in materia di salvaguardia ambientale, tra cui la European Environment Agency. Dal 2017, con l’entrata in vigore del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, l’ISPRA coordina la rete che fonde insieme l’istituto, le diciannove agenzie regionali (ARPA) e quelle delle due province autonome (APPA).

ISPRA

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Ruolo nel progetto

A supporto dell’Ente Gestore dell’AMP “Capo Rizzuto” sono stati condivisi i dati geofisici (Multibeam) ottenuti dai precedenti rilievi condotti all’interno dell’AMP “Capo Rizzuto” con ecoscandagli multifascio (MBES) e ricadenti nell’area di interesse del progetto antistante Le Castella

Sono stati altresì condotte le analisi degli ortomosaici e dei modelli 3D ottenuti dai rilievi fotogrammetrici 3D al fine di caratterizzare, da un punto di vista paleoecologico, la vegetazione marina e le biocenosi locali del complesso morfostrutturale antistante Le Castella.

Attività svolte

  • Sono state svolte delle analisi su due aree di riferimento della secca antistante Le Castella.
  • È stata eseguita una valutazione riguardo la tipologia di vegetazione presente sulle superfici costituite da blocchi rocciosi di dimensioni variabili.
  • I dati acquisiti dagli altri partner del progetto sono stati integrati con le informazioni cartografiche in possesso , riguardo l’AMP “Capo Rizzuto” come ad esempio la mappatura delle praterie di Posidonia oceanica, la mappatura delle Biocenosi, i dati LiDAR batimetrici e le  immagini satellitari ad altissima risoluzione.
  • È stato creato del materiale a scopo divulgativo, tra cui un video documentario e dei poster con i risultati ottenuti da mostrare nel Museo del Mare – Pélagos.
  • Tutti i dati acquisiti ed elaborati sono stati condivisi, con i partner, al fine di supportare l’implementazione di un complesso e articolato sistema GIS di supporto per gli obiettivi del progetto.
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